Avete mai sentito parlare della ‘Sindrome dell’impostore’?
Forse qualche volta l’avrete sentita nominare sui social o in tv, perché a soffrirne di più sono, secondo i numerosi studi, le donne di successo.
Di cosa si tratta? Di una sorta di ‘condizione psicologica’ per cui ci si convince di non meritare i propri successi, i propri traguardi, le vittorie ottenute.
E si ha il terrore che prima o poi qualcuno ‘svelerà’ il nostro segreto, ovvero il fatto che in realtà non siamo all’altezza di ciò che abbiamo fatto o del nostro ruolo, che non siamo brave, che non siamo capaci.
Che forse, se abbiamo avuto successo in qualche campo – soprattutto in ambito professionale -, è stato solo per pura fortuna, per una coincidenza, per il tempismo giusto… Insomma, si teme di essere percepiti come ‘impostori’ perché pensiamo che gli altri ci sopravvalutino.
Questa condizione, in realtà, nasce da un latente problema di scarsa autostima. Sì, perché la mancanza di autostima può colpire chiunque, indipendentemente dalla posizione sociale, dal tipo di lavoro, dalla situazione sentimentale… Può colpire anche chi, dall’esterno, sembra avere tutto ed essere davvero in gamba!
Ci si attribuisce poco valore, ci si sminuisce. Chi soffre della Sindrome dell’impostore
sente, ad esempio, di non meritare riconoscimenti come promozioni, avanzamenti di carriera… Ma nemmeno i complimenti, anzi, spesso finisce per ironizzare su di sé perché fatica ad accettarli.
E’ come un senso di colpa difficile da controllare. Proprio in questi giorni la cantante Alessandra Amoroso, ad esempio, ha raccontato che si è rivolta a uno psicologo perché sentiva di non meritare il suo successo e, anche Laura Pausini, nella sua ultima conferenza stampa, ha raccontato che spesso, un tempo, si sentiva quasi ‘sbagliata’ per tutti i riconoscimenti guadagnati nella sua carriera perché non era certa di meritarseli.
Ovviamente, si tratta di una condizione che può focalizzarsi su qualsiasi tipo di successo o buon risultato, non c’è bisogno di essere delle cantanti!
Perché si cade in questo circolo vizioso? Prima di tutto, succede molto spesso alle persone perfezioniste, che chiedono molto a se stesse e non si sentono ‘abbastanza’. Non bastano nemmeno i riconoscimenti esterni, le prove oggettive di ciò che è stato fatto. Nasce così un senso di insoddisfazione e inadeguatezza per un ideale impossibile da raggiungere, scatta un’ansia da prestazione che si trasforma in motivo di grande stress.
Come fare per uscire da questa ‘gabbia’ e riconoscere i propri talenti?
Ecco alcuni consigli che arrivano dagli esperti:
- Ascoltate quella vocina interiore che tende a sminuire il vostro valore e riconoscete questo stato; riconoscendolo, perderà potenza e potrete non cedere all’istinto di crederci
- Parlatene con il compagno, con gli amici, con le persone vicine che possano dirvi oggettivamente come stanno le cose: il confronto aiuta sempre e scoprirete che, magari, anche altre persone hanno le vostre stesse insicurezze
- Accettate il fatto che, anche se doveste fallire, vivere una situazione negativa, perdere ciò che avete ottenuto, ciò non significa che non valete: la vita non può essere un successo continuo, gli errori servono per imparare
- Annotatevi a penna, su un foglio, i vostri traguardi: leggerli su carta, fuori dalla propria testa, è importante per fissarli e riconoscerli nel tempo
- Siate sempre fiere di ciò che fate e di ciò che siete ricordando che chi soffre della Sindrome dell’impostore, impostore non lo è! Ciò che avete, ve lo siete meritato!
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